Sviluppo Rurale

 

SVILUPPO RURALE

 

Lo sviluppo rurale è strettamente connesso alla Politica Agricola Comune (PAC) e alle politiche di sostegno all'occupazione e alla crescita(Strategia di Lisbona) nonché di sostegno allo sviluppo sostenibile (Strategia di Göteborg).

Le misure e gli strumenti dello sviluppo rurale costituiscono il cosiddetto secondo pilastro della PAC e trovano fondamento giuridico nel Reg.1290/2005 che istituisce un unico fondo di finanziamento per lo sviluppo rurale, il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e nel Reg. 1698/2005 recante le principali disposizioni riguardanti la Politica di Sviluppo Rurale dell'UE e le misure che possono essere prese dagli Stati membri e dalle Regioni.

definizione di rurale

In passato la distinzione tra urbano e rurale risultava molto netta poiché si poneva l’accento sugli aspetti demografici, sulla principale attività svolta dagli abitanti del territorio, sul reddito e sullo spazio. Il rurale veniva, così, identificato come un’area geografica poco abitata, uno spazio libero con finalità diverse da quelle dello spazio urbano, in cui la principale attività svolta era solo l’agricoltura divenendo spesso sinonimo di povertà e marginalità.

A questo concetto di ruralità si sono poi aggiunte altre definizioni, legate ad aspetti più economici, per le quali il rurale diventava semplicemente un territorio da utilizzare a fini produttivi, o sociali, per le quali il rurale veniva descritto, di solito, come un ambiente caratterizzato da una forte arretratezza rispetto allo sviluppo tecnologico e culturale dell’ ambiente urbano.

Recentemente, anche grazie alla Politica Agricola che l’Unione Europea ha sviluppato, si è affermata una definizione dell’agricoltura molto più ampia, cosiddetta "multifunzionale" che ha consentito l’emergere di un concetto diverso  di ruralità.

 

multifunzionalità dell’agricoltura e sviluppo rurale

Già nella Comunicazione del 1988 "Il futuro del mondo rurale" la Commissione dell’Unione Europea ha definito le basi delle politiche comunitarie in materia di agricoltura e sviluppo rurale partendo dal presupposto che " le nozioni di spazio o di mondo rurale vanno ben oltre una semplice delimitazione geografica e si riferiscono a tutto un tessuto economico e sociale comprendente un insieme di attività alquanto diverse … agricoltura, artigianato, piccole e medie industrie, commercio, servizi."

Si è affermata pertanto una nuova concezione di “agricoltura multifunzionale” e di sviluppo sostenibile delle aree rurali. La multifunzionalità implica un approccio integrato per cui si assegna all’agricoltura una pluralità di funzioni all’interno di un sistema economico e territoriale.

Sebbene agricoltura e silvicoltura continuino ad essere le forme prevalenti di utilizzazione del suolo e di gestione delle risorse naturali nelle aree rurali, esse costituiscono nel contempo la “struttura” di base per la diversificazione delle attività economiche delle comunità rurali stesse.

Le aree rurali favoriscono, innanzitutto, la conservazione della flora e della fauna, assolvendo, così, una funzione ecologica attraverso la salvaguardia dell’ambiente. Inoltre negli ultimi decenni il territorio rurale è divenuto anche destinazione privilegiata per trascorrere il tempo libero e di svago.

Infine, va sottolineato lo stretto legame che unisce gli abitanti del mondo rurale ai loro costumi e tradizioni, ossia al loro territorio.

Per tali ragioni, il rurale non è più quello spazio destinato solamente all’agricoltura, ma diventa un territorio destinato anche ad altre attività economiche che devono essere mantenute e sviluppate.

Secondo questa nuova definizione, accettata dall’Unione Europea, il territorio rurale assolve, nei confronti della società, una triplice funzione: economica, ecologica e sociale e per "sviluppo rurale" si deve intendere la creazione di un sistema di opportunità agricole, ambientali, artigianali, culturali e storiche.

Pertanto, la multifunzionalità viene declinata secondo una funzione non solo economica ma anche ambientale, in termini di gestione del territorio, mantenimento  della qualità ambientale, di salvaguardia idrogeologica, di conservazione della biodiversità, e sociale in relazione al mantenimento delle identità culturali e dei tessuti socioculturali rurali sia per l’erogazione di servizi di tipo ricreativo, didattico e terapeutico, sia in relazione alla garanzia della qualità e della sicurezza degli alimenti.

 

 

 

La Politica di Sviluppo Rurale 2007/2013

 

Il Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 della Regione Calabria

 

Settore agricolo e forestale

 

Ambiente e spazio rurale

 

Economia e zone rurali

 

Approccio Leader

 

 

 

 

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