Rischio giuridico
Rischio giuridico
Le coppie che presentano la domanda per l’Adozione Nazionaledevono essere coscienti dell’esistenza del c. d. rischio giuridico.
Per rischio giuridico si intende la possibilità che il bambino debba ritornare alla famiglia di origine (oppure ai parenti sino al 4° grado) durante il periodo di collocamento provvisorio, cioè quando il bambino sia già stato assegnato alla famiglia adottiva, ma in attesa del Decreto di Affidamento Preadottivo.
Il rischio giuridico è legato ai seguenti casi:
- Figli di madre che non vuole essere riconosciuta
In Italia, ogni donna può non riconoscere il figlio pur mantenendo il diritto di usufruire di tutta l’assistenza medico-sanitaria per il parto. La madre ha tempo 10 giorni dalla data della nascita per riconoscere il neonato, successivamente, dall’undicesimo giorno viene dichiarato lo stato di abbandono e il Tribunale cerca una famiglia a cui affidare il bambino. Il rischio giuridico permane per un breve periodo pari a circa due mesi, poi parte il periodo di 12 mesi di affido preadottivo, a conclusione dei quali l’adozione diventa definitiva.
- Bambini tolti dalla custodia delle famiglie naturali dal Tribunale dei Minori
Spesso accade che, su segnalazione dei Servizi Sociali, i bambini possono essere tolti alle famiglie di origine e affidati a strutture preposte. Il Tribunale dei Minori valutate le difficoltà della famiglia di origine, stabilisce “l’Affido” del minore ad un’ altra famiglia o decide di emettere un “Decreto di adottabilità”. In quest’ultimo caso il bambino viene collocato provvisoriamente in una famiglia che aveva presentato domanda di adozione.
La madre, il padre e i parenti biologici fino al 4° grado (anche i cugini) che abbiano rapporti significativi col minore, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento di adottabilità possono proporre impugnazione avanti alla Corte di Appello. La Corte di Appello emette una sentenza che deve essere notificata ai ricorrenti, questi ultimi possono ancora, entro 30 giorni dalla notifica, effettuare un ultimo ricorso alla Corte di Cassazione.
In ogni caso l’udienza di discussione dell’appello e del ricorso deve essere fissata entro 60 giorni dal deposito dei rispettivi atti introduttivi.
Tutto questo iter ha tempi che non possono essere quantificati perché in alcuni casi la burocrazia crea ulteriori difficoltà e i tempi possono variare.