Donne in difficoltà
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha definito la violenza contro le donne “una forma di persecuzione legata al genere femminile e che si manifesta attraverso azioni violente di tipo fisico, psicologico o sessuale o in qualunque modo dirette a provocare sofferenza nella donna, includendo tra tali azioni anche le minacce, la coercizione e la privazione della libertà, sia nella sfera privata sia in quella pubblica”. Tramite la risoluzione ONU 54-134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne”. L'obiettivo della risoluzione è di spronare governi e organismi internazionali e nazionali competenti in diversi ambiti ad assumere iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, al fine di contribuire al superamento delle condizioni che impediscono alle donne in tutto il mondo di godere pienamente dei diritti e delle libertà fondamentali. L’Assemblea ha invitato, inoltre,i governi, le istituzioni, gli organismi, i fondi e i programmi delle Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali e non governative, nell’ambito delle rispettive competenze, a organizzare in tale data iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. I movimenti femminili, presenti in occidente negli anni settanta si sono mobilitati per combattere la violenza di genere sia per quanto riguarda lo stupro che per quanto riguarda il maltrattamento e la violenza domestica. La violenza alle donne, in qualunque forma si presenti, ma in particolare quando si tratta di violenza intrafamiliare, è uno dei fenomeni sociali più nascosti, è considerato come punta dell'iceberg dell'esercizio di potere e controllo dell'uomo sulla donna e si mostra in diverse forme come violenza fisica, psicologica e sessuale, fuori e dentro la famiglia. Perciò, a partire dagli anni settanta, le donne hanno messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell'uomo nella sua funzione di "marito/padre-padrone", non volendo più accettare alcuna forma di violenza esercitata su di loro fuori o dentro la famiglia ed hanno creato i primi Centri antiviolenza e le Case delle donne. In Italia i primi Centri antiviolenza sono nati solo alla fine degli anni novanta. Ad oggi sono varie le organizzazioni che lavorano sui vari tipi di violenza di genere. I Centri antiviolenza in Italia si sono riuniti nella Rete nazionale dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne. Nel 2008 è nata una federazione nazionale che riunisce 58 Centri antiviolenza in tutta Italia dal nome D.i.Re “Donne in Rete contro la violenza alle donne"
Per info:
In Italia
Associazione D.i.Re
http://www.direcontrolaviolenza.it
A Cosenza
Telefono Rosa Centro contro la violenza “R. Lanzino”
Cosenza Via Caloprese, 56
tel.: 0984/36311