Senologia

 

Oggi, una donna su dieci sviluppa un cancro della mammella in qualche momento della sua vita ed il rischio aumenta con l'età'. Poiché' la malattia non può essere prevenuta, la miglior protezione consiste nella diagnosi e nel trattamento precoce.
 Alcune donne sono più a rischio di altre per cause genetiche e di stile di vita. Donne con familiarità per tumore della mammella, donne che non hanno mai avuto figli o che ne hanno avuti dopo i trent'anni, sono soggette ad un rischio maggiore. Circa il 90% di tutti i tumori della mammella vengono individuati dalle donne stesse con l'autoesame. A partire dall’età di 20 anni le donne dovrebbero essere informate dell’utilità e dei limiti dell’autoesame del seno. Devono imparare a conoscere il proprio seno e riferire qualunque modificazione sospetta al proprio medico. L’esame viene eseguito dal medico, di solito il ginecologo o il senologo, il quale esamina le mammelle per valutarne la forma ed il volume, le caratteristiche del capezzolo e della cute. Il momento migliore per l’esame del seno è quando le mammelle non sono dolenti e congeste. Si può fare l’autoesame anche durante la gravidanza e l’allattamento o in presenza di protesi.  Ogni donna può imparate la tecnica dell’autoesame e controllarsi autonomamente.
Tecnica dell’autoesame

Sdraiati e poni il braccio destro sotto la testa. L’esame si fa da sdraiata e non in piedi. Questo perché stando distese il tessuto mammario si spande regolarmente sopra il torace assottigliandosi e rendendosi più facilmente palpabile. Usa i polpastrelli delle tre dita medie della mano sinistra per palpare la mammella destra. Utilizza dei movimenti circolari regolari, dell’ampiezza di una monetina, per palpare l’intera mammella. Usa tre differenti livelli di pressione per palpare tutta la ghiandola mammaria. Una pressione leggera è necessaria per palpare il tessuto vicino alla cute; una pressione media per palpare un po’ più in profondità; una pressione decisa è utile vicino al torace e alle coste. Una cresta fissa di tessuto è normale lungo la curva inferiore del seno. Palpa tutta la mammella spostandoti dall’alto in basso e dalla zona laterale verso la zona al centro del torace. Questo tipo di movimento è quello che copre con maggior sicurezza tutta la mammella. Con la stessa modalità palpa la mammella sinistra usando la mano destra.
In piedi davanti allo specchio osserva eventuali alterazioni nella forma e contorno dei seni, della pelle o presenza di retrazioni o ulcerazioni cutanee. Metti le mani sui fianchi e premi: osserva ora se i seni o i capezzoli si modificano. Alza il braccio e ricerca eventuali rigonfiamenti o avvallamenti della pelle che ricopre il seno. Controlla ogni parte del seno fino alla spalla. Spremi dolcemente il capezzolo e controlla eventuali fuoriuscite di liquido. Alza leggermente il braccio e palpa il tessuto sotto l’ascella con la mano dell’altro lato. Se palpi nodularità o gonfiori, o vi e' una secrezione di qualunque tipo, rivolgiti immediatamente al medico.
 
Ricerche hanno dimostrato che l’autoesame gioca un ruolo minore nell’individuare un cancro della mammella, esistono però alti esami, più dettagliati che possono individuarlo. Tra gli esami di laboratorio più praticati abbiamo: Mammografia, Ecografia mammaria, Risonanza Magnetica Nucleare, Dutto-Galattografia, Esame del secreto mammario, Biopsia.
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