La sostenibilità delle superfici forestali

Il recupero e la valorizzazione delle superfici forestali, interventi conservativi e migliorativi delle aree boschive e delle riserve forestali a fini ambientali e di pubblica utilità, interventi preventivi contro gli incendi o le calamità naturali concorrono tutti ad un uso sostenibile del patrimonio forestale che contribuisce allo stesso tempo alla tutela del territorio, alla conservazione della biodiversità e, più in generale, alla salvaguardia ambientale e sociale dei territori.

La  promozione dell’utilizzo sostenibile delle superfici forestali viene invece perseguita, nell’Asse II, attraverso:

·         imboschimento di terreni agricoli (Misura 221)

·         imboschimento di superfici non agricole (Misura 223)

·         ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi preventivi (Misura 226)

·         sostegno agli investimenti non produttivi (Misura 227)

il patrimonio forestale

Diverse sono le zone sparse su tutto il territorio calabrese, soprattutto montane o collinari, in cui i terreni agricoli e marginali sono sempre più abbandonati dall’agricoltura o da altri settori e che sono esposti al dissesto idrogeologico e all’erosione. Nella nostra Regione inoltre la produzione di energia da fonti rinnovabili è piuttosto bassa.

La forestazione di questi terreni agricoli e delle superfici non agricole marginali può rappresentare una risposta in favore della salvaguardia ambientale e sociale di questi territori. Un primo imboschimento, con la realizzazione di impianti di arboricoltura indirizzati alla produzione di materiale legnoso, contribuisce innanzitutto alla protezione del suolo, consente di valorizzare queste aree dal punto di vista produttivo e di contrastare gli effetti nocivi dell’attività agricola sull’ambiente. Anche prevenire il problema degli incendi forestali e dei disastri naturali che hanno gravi ripercussioni ecologiche, economiche e sociali concorre al perseguimento di obiettivi ambientali, quali la tutela del territorio, la conservazione della biodiversità, la tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico, la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche, contrastare l’erosione ed il dissesto idrogeologico.

In particolare, la ricostituzione del potenziale produttivo forestale mira a ripristinare i boschi nelle aree precedentemente boscate percorse dal fuoco o danneggiate da calamità naturali (frane, terremoti, inondazioni ed eruzioni vulcaniche) e difenderli con interventi preventivi contro gli incendi o le stesse calamità naturali.

 

la fruibilità delle risorse naturali

Il sostegno agli investimenti non produttivi si concretizza in incentivi ai selvicoltori e detentori di superfici forestali a realizzare opere di pubblica utilità, cioè beni non commerciabili oppure servizi di manutenzione ambientale, che spesso  non sono vantaggiose dal punto di vista economico privato, ma che si traducono in una  migliore gestione e fruibilità del territorio.

Si tratta di interventi conservativi e migliorativi delle aree boschive e delle riserve forestali(foreste e boschi) a fini ambientali e di pubblica utilità sia sotto il profilo ambientale che socio-culturale. Ciò consente inoltre di tutelare le risorse naturali e la biodiversità e contrastare i fenomeni di degrado del suolo.

Fra questi interventi rientrano la sistemazione dei versanti instabili, la regimazione dei corsi d’acqua, la manutenzione della vegetazione, la realizzazione della sentieristica e della viabilità minore forestale, dei percorsi didattici, nonché interventi per le recinzioni, le staccionate rustiche e la tabellazione delle riserve forestali o di altre aree forestali di interesse naturalistico, il ripristino e la manutenzione di punti di informazione, di osservazione della fauna, di aree di sosta, di giardini botanici, ecc..

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